lunedì 12 dicembre 2011

BETA: IL SUPER ROBOT ITALIANO

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BETA è il titolo della copertina di questo fumetto, anche se a prima vista si fa fatica a riconoscerlo: è stato scritto con caratteri simil-giapponesi. 

E’ il primo fumetto di una miniserie di due numeri: il secondo uscirà a Lucca Comics 2012. Gli autori sono tutti italiani, e la storia segue il filone “robot gigante”. Prima di inziare a presentarvela, spendo un paio di parole sulla casa editrice e sui due autori.

La BAO Publishing è una giovane casa editrice milanese che ha presentato in Italia dei lavori di autori dell’estero, come il Bone di Jeff Smith; ma ha anche aperto la strada ad autori italiani, tra i quali Luca Vanzella e Luca Genovese, gli autori di BETA.

Luca Vanzella, lo sceneggiatore di BETA, di origini venete, lavora a Bologna insieme con Luca Genovese, col quale ha formato un sodalizio con l’etichetta “Self Comics” (www.selfcomics.com/). Ha scritto un libro sui cosplay (“Cosplay Culture” della Tunuè) e, insieme con Genovese, ha fatto un libro su Luigi Tenco. Al Comicon di Napoli nel 2008 ha vinto il premio “Nuove Strade” e il premio “Carlo Boscarato” per la miglior sceneggiatura e miglior storia breve. E' uno sceneggiatore eclettico e capace di coinvolgere su trame ben congegnate e ricche di sfaccettature diverse, a volte inquietanti. Appassionato delle serie robotiche, stravede per "Tommy la stella dei Giants", un anime sul baseball; apprezza molto, tra i mangaka contemporanei, Naoki Urasawa; segue Naruto e Bakuman.

Luca Genovese, il disegnatore di BETA, pure lui di origini venete, ha disegnato per la Aurea (John Doe), e altre case editrice indipendenti. Dal tratto sintetico e dettagliato, morbido e dinamico, ha un disegno che esprime molto bene la fluidità del movimento, creando un ibrido ben riuscito tra manga nagaiano e fumetto occidentale.
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Appassionato pure lui delle serie giapponesi classiche e in particolare di "Tommy la stella dei Giants", i manga che l’hanno colpito particolarmente sono Devilman e Akira. Legge con interesse One Piece.

STORIA
La storia di BETA è ambientata in un ipotetico periodo degli anni della Guerra Fredda, verso la fine degli anni ’70, gli stessi del boom dei cartoni animati giapponesi in Italia. Al posto delle bombe atomiche russe e americane, ci sono eserciti contrapposti di robot giganti. Il protagonista, simile al tipico ribelle che pilota il robot gigante, è Dennis Beta, che si sente responsabile di una terribile tragedia capitata anni prima durante la battaglia dei robot giganti, quando guidava il robot Gunshin insieme ai suoi quattro compagni (un richiamo al Vultus 5 e al Combattler 5, coi 5 piloti...e persino a Gatchaman! ^^)
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Nel frattempo, sono comparsi misteriosamente dei mostri giganteschi, biomeccanici, davanti ai quali l’esercito russo e americano non possono fare nulla: Dennis Beta viene scelto per guidare un robot dell’epoca passata,Spartacus, che ha una gigantesca X sul petto (una X che ha un passato sinistro, tra l’altro…) e che sembra sia il solo capace di fronteggiare questi biorobot…

Fumetto moderno e nostalgico nello stesso tempo, “Beta” è un manga italiano d’azione che nasce inizialmente come una storia breve sul sito dei due autori, Selfcomics (www.selfcomics.com/article.php3?id_article=28). Lavorandoci sopra, però, Vanzella e Genovese si accorsero delle ampie possibilità di sviluppo che potevano esserci in una storia come questa. Con “Beta”, ritornano i robot giganti stile Mazinga, con un racconto che spesso richiama le storie classiche dei robottoni. Il richiamo al grande Mazinga e Venus Alfa, per esempio, qui è evidente:
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Ma non si tratta solo di un omaggio ai robottoni di allora: oltre all’effetto nostalgia, Vanzella e Genovese introducono altri aspetti più realistici, richiamando a volte lo stile guerresco di “Gundam” e altre volte quello revisionista e criptico di “Evangelion”.

Ecco una preview del fumetto/manga:
http://issuu.com/baopublishing/docs/beta-p...Color=%23222222

Per concludere in bellezza, ecco qui il disegno che Luca Genovese mi ha fatto a Lucca: è una delle protagoniste, la pilota francese Maxine Saint-Just. Un omaggio alla Miwa di Jeeg Robot? 
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BETA - Ed. Bao Publishing - 16 €




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